Portoferraio in provincia di Livorno Toscana
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Comune di Portoferraio

provincia di Livorno

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PORTOFERRAIO

E' il capoluogo dell'Elba; il suo territorio si estende per 47,78 kmq su un promontorio e lungo il golfo omonimo, e comprende anche l'isola di Montecristo. Capitale storica, ebbe il titolo di città da Ferdinando ti nel 1637. Di origine romana con il nome di Fabricia, distrutta dai saraceni e risorta nell' VIII secolo come Feraria, a partire dal Mille appartenne a Pisa, fino a quando, nel 1399, non andò a costituire (col resto dell'Elba, Pianosa, Montecristo e il territorio piombinese) la signoria degli Appiani. Alla base dell'ulteriore sviluppo di Portoferraio, la cui vocazione difensiva e portuale è inscritta nei suoi straordinari caratteri orografici e morfologici, vi fu poi la cessione, sanzionata dall'imperatore Carlo v nel 1548, a Cosimo i de' Medici. Questi dispose subito la realizzazione di ingenti opere di fortificazione del luogo, che volle anche ribattezzare col nome di Cosmopoli; e altri lavori intrapresero Ferdinando II e successivamente Cosimo III. Nel corso del XVIII secolo la piazza di Portoferraio ebbe un ruolo di rilievo nelle strategie e nei trattati delle grandi potenze europee. Dopo la breve parentesi della dominazione inglese (1796-1799), passò allo stato francese; ma il periodo di maggiore celebrità lo visse dal, maggio 1814 al febbraio 1815, quando divenne residenza di Napoleone e capitale del piccolo stato sovrano dell'Elba. Tornò quindi nel 1815 a far parte del granducato. Durante il fascismo fu centro di forte opposizione al regime, particolarmente tra gli operai delle acciaierie; e durante l'occupazione tedesca contribuì alla guerra di Liberazione con l'attività di nuclei autonomi partigiani. A Portoferraio è stata conferita la croce di guerra al valor militare e la medaglia di bronzo al valore civile per le perdite materiali e umane (150 vittime) provocate dai bombardamenti subiti fra il 1940 e il 1945. Nel passato Portoferraio presentava una solida economia basata sull'estrazione del minerale di ferro, sul commercio marittimo e sull'agricoltura, i cui prodotti principali erano il vino, gli agrumi, la frutta e gli ortaggi. Prima della seconda guerra mondiale era ancora un importante centro industriale per la presenza di un grosso stabilimento metallurgico, poi distrutto dai bombardamenti. Oggi le attività manifatturiere, con la limitata escavazione di materiali lapidei, si affidano soprattutto alle costruzioni, nonché a modeste imprese per la produzione di materiali edilizi e alla lavorazione del vetro e della pietra. Il settore trainante dell'economia è il terziario, il cui sviluppo è dovuto alla concentrazione degli uffici pubblici dell'isola, alla crescita del turismo, che ha assorbito gran parte della manodopera agricola e industriale, al movimento passeggeri e all'attività commerciale del suo porto. Nel 1991 la popolazione censita nel territorio di Portoferraio ammonta a 11.042 unità, con una densità di 231 abitanti per kmq. La popolazione, di 2.959 unità nel 1745, ha avuto nell'Ottocento e fino alla prima metà del Novecento un incremento costante, passando dalle 3.947 unità del 1830 alle 5.633 del 1881, per raggiungere le 12.564 nel 1936. Nel 1951 si contavano 10.385 abitanti, 10.272 nel 1961,10.629 nel 1971 e 10.839 nel 1981.

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