Trequanda in provincia di Siena Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Trequanda

provincia di Siena

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TREQUANDA

Il territorio del comune di Trequanda si estende per 64,10 kmq tra il piano e le colline che dividono la Val di Chiana dalla valle del torrente Asso. Centro feudale, è divenuta sede di comunità nel 1777 con i regolamenti leopoldini. Nel 1833 venne riunito al suo territorio Castelmuzio che apparteneva a Pienza, mentre nel 1877 le fu staccata la frazione di Montisi, aggregata al comune di San Giovanni d'Asso. Trequanda era un importante punto di controllo sulla strada che da Siena per Asciano raggiungeva Chiusi; ricordata per la prima volta in un documento della fine del XII secolo, all'inizio del Duecento era in possesso dei conti della Scialenga; facendo parte dello schieramento ghibellino divenne il centro di raccolta dei ribelli al governo guelfo di Siena nel 1273 e nel 1289 per questo rischiò di essere distrutta dai senesi che, nel 1301, vendettero il castello al mercante Musciatto Franzesi per 18.000 lire. Tornata sotto il dominio di Siena pochi anni dopo, nel 1318 Trequanda figurava come possesso della famiglia dei Tolomei. Nel 1553 era costretta ad arrendersi all'esercito imperiale ed entrava a far parte dello Stato mediceo. Le attività principali del territorio nel passato erano rappresentate da agricoltura e pastorizia. La parte più alta dei rilievi era infatti coperta di boschi di lecci, cerri e castagni, che favorivano l'allevamento e la raccolta del legname, mentre sui poggi più in basso si stendevano i seminativi a coltura promiscua (grano con viti e con olivi gelsi). Nell'Ottocento a Trequanda, perpetuando una tradizione molto antica, vi erano una vetreria, una tintoria, si fabbricavano terraglie e si praticava la trattura della seta. Anche oggi il comune non ha perso le sue caratteristiche prevalentemente rurali. Agricoltura e pastorizia danno ancora risorse notevoli, ma il loro mancato incremento, non compensato da un adeguato sviluppo industriale, ha determinato fenomeni acuti di spopolamento nel territorio. L'industria è presente nei settori dei laterizi e delle ceramiche (grazie alle cave di argilla presenti nella zona), metalmeccanico; vi sono inoltre imprese per la produzione di terrecotte, calcestruzzi e altri materiali edili, falegnamerie. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 1.374 unità con una densità di 21 abitanti per kmq. Nel corso dell'Ottocento e fino alla metà del Novecento, il notevole sviluppo dell'agricoltura aveva consentito un rilevante aumento demografico e gli abitanti erano passati da 1.701 nel 1830 a 2.600 nel 1881, a 3.308 nel 1936, per poi toccare i 3.519 nel 1951; ma il parziale abbandono delle attività agricole provoca nei decenni seguenti un grave regresso demografico: già nel 1961 la popolazione del comune era calata a 2.645 unità, nel 1971 a 1.611 e nel 1981 a 1.418.

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