Bientina in provincia di Pisa Toscana
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Comune di Bientina

provincia di Pisa

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BIENTINA

Il territorio del comune di Bientina si estende per 29,26 kmq nella pianura del Valdarno di Sotto, alle pendici orientali del Monte Pisano, a sud dell'alveo bonificato del lago di Bientina. Ebbe origine dal territorio della comunità medievale con aggregazioni successive. La prima menzione storica di Bientina risale all'anno 793. Un documento del 1117 dà notizia della vendita, effettuata dal marchese di Toscana Rabodone al vescovo di Pisa, del castello col suo distretto e con la giurisdizione signorile. La signoria della chiesa pisana sul castello di Bientina venne confermata nel 1138 dall'imperatore Corrado II. Nel XIII secolo passò sotto il dominio del comune di Pisa, che ne fece sede di un capitanato e di una propria giurisdizione, finché, nel 1285, si trasferì sotto quello di Lucca. Dal 1402 entrò a far parte dello Stato fiorentino e sotto il governo di Firenze rimase, tranne la breve parentesi della sollevazione del 1494 all'arrivo delle truppe di Carlo VIII a Pisa, per tutto il periodo del granducato. Le attività principali di questo insediamento di frontiera fra i territori pisani e quelli lucchesi erano nel passato legate all'economia del lago: pesca in primo luogo, raccolta del copiosissimo fieno che cresceva tutt'intorno alle rive (il «folasco»), quindi la creazione di un modesto artigianato di manufatti di giunco. Con la bonifica progressiva dei terreni paludosi, dai quali cominciarono a ricavarsi soprattutto lino e canapa, Bientina assunse la fisionomia di centro agricolo e la sua piazza principale divenne la sede di un'importante fiera annuale del bestiame. Durante questo secolo la trasformazione più rilevante del tessuto economico si è avuta nel secondo dopoguerra, e in particolare nel decennio 1951-1961, che ha visto un accentuato processo di industrializzazione fondato su un ramificato tessuto di piccole imprese e il correlato declino dell'agricoltura, oggi contraddistinta da una limitata produzione di cereali e foraggi. Per quanto intrecciato alla crescita delle attività commerciali e dei servizi, il settore manifatturiero - forte soprattutto nella produzione dei mobili e della componentistica per l'arredamento, nell'abbigliamento e maglieria, nelle calzature e nella lavorazione della pelle - assorbe attualmente ancora più della metà della popolazione attiva. La popolazione del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 5.291 unità, con una densità di 181 abitanti per kmq. A partire dal primo Ottocento i valori demografici hanno fatto registrare, pur con differente intensità nelle diverse epoche, un andamento positivo: il numero dei residenti, che nel 1830 era di 2.001 unità, è infatti salito a 3.483 nel 1881, a 3.714 nel 1936, a 3.838 nel 1951, a 3.855 nel 1961, per crescere fino a 4.126 nel 1971 e a 4.912 nel 1981.

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