Calcinaia in provincia di Pisa Toscana
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Comune di Calcinaia

provincia di Pisa

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CALCINAIA

• Il territorio del comune di Calcinaia si estende per 15 kmq sulla pianura alla destra dell'Arno, ai piedi delle propaggini sud-occidentali delle colline delle Cerbaie. Borgo e poi castello, ha subito nei secoli rimaneggiamenti, aggregazioni e detrazioni di quote di territorio. Nel 1929 ottenne una frazione di territorio scorporata dal comune di Cascina e un'altra ne ebbe in scambio da quello di Bientina. • Prima del Mille sembra che il nome di Calcinaia fosse quello di Vico Vitri, forse con riferimento a una lavorazione di stoviglie vetrificate. Anche l'attuale nome si deve probabilmente alle attività connesse con fornaci di terraglia presenti nel luogo. Sul territorio di Calcinaia, sede di un'antica pieve, esercitarono diritti di signoria i conti Cadolingi di Fucecchio e i loro successori, poi gli Upezzinghi di Pisa, ma alla fine del XIII secolo la repubblica pisana vi insediò un proprio magistrato. Passata sotto il dominio dei fiorentini, nel 1555 il duca Cosimo I vi promuoveva lavori di bonifica e di regolamentazione del corso dell'Arno per evitare le frequenti inondazioni del piano, che fecero mutare la posizione dell'abitato rispetto alla riva. Del castello medievale resta una torre ben conservata. In comune di Calcinaia è nato Narciso Feliciano Pelosini (1823-1896), avvocato e poeta. • La natura alluvionale del suolo, soprattutto dopo le bonifiche cinquecentesche, era favorevole all'agricoltura: cereali e legumi si alternavano a lino, canapa e prati, adatti alle zone più umide. La vitalità economica del territorio era accresciuta dalla presenza, sembra fino dall'età medievale, di fornaci di terraglie e di altre attività artigianali, oltre che da una fiera annuale nella quale i prodotti venivano smerciati. Attualmente in agricoltura, dove il calo degli addetti è stato vistoso nei decenni più recenti, prevalgono i seminativi arborati con colture di cereali, legumi e viti. Il processo di industrializzazione, decisamente notevole fra il secondo dopoguerra e gli anni sessanta e sviluppatosi soprattutto nella frazione di Fornacette, ha visto un incremento anche nel periodo successivo. I settori più sviluppati sono quelli dell'industria metalmeccanica, dei mobili, dell'abbigliamento e accessori, delle calzature. • Nel 1991 risiedono nel territorio comunale 8.103 abitanti, con una densità di 540 unità per kmq. Nel 1951 la popolazione ammontava a 4.261 unità, salite a 4.669 nel 1961, a 5.687 nel 1971, a 7.194 nel 1981. Per quanto riguarda le epoche precedenti, essa era passata dai 2.912 abitanti del 1830 ai 3.963 del 1881, fino a raggiungere i 4.101 nel 1936.

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