Barga in provincia di Lucca Toscana
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Comune di Barga

provincia di Lucca

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BARGA

Il territorio di Barga, situato nella Garfagnana, si estende per 66,53 kmq sul versante sinistro della media valle del Serchio, fin sui rilievi collinari compresi tra le valli laterali dei torrenti Corsonna e Loppora. La prima menzione storica di Barga, che fu originaria- mente sede di tribù liguri come testimonia il ritrovamento di alcune tombe a Bebbio e a Val di Vaiana - risale al X secolo. Dominio della famiglia longobarda dei Rolandin- ghi, passò successivamente, nel corso del XII secolo, sotto la giurisdizione lucchese. Da quel momento Barga tentò ripetutamente di sottrarsi al dominio di Lucca: nel 1185, quando l'imperatore Federico I liberò i paesi della Garfagnana dalla soggezione ai lucchesi, affidandone il governo al suo vicario Guglielmo di Pallodi, nel 1234, nel 1272 e, ancora, nel 1298. Alla morte di Castruccio Castracani degli Antelminelli, nel 1328, i barghigiani si consegnarono finalmente ai fiorentini, i quali spedirono un presidio che venne due volte respinto dai lucchesi, nel 1331 e nel 1332. Nel 1341, per intervento di Mastino della Scala, Firenze ottenne il definitivo possesso di Barga, che rimase fedele alla città e al granducato fino all'annessione al regno d'Italia. Più tardi, nel 1930, il centro venne elevato al rango di città. Barga ha dato i natali a Bolognino di Borghesano, cui è tradizionalmente riconosciuto il merito di avere introdotto a Bologna l'arte della seta, e al pittore Baccio Ciarpi (1578-1644). Nel passato l'economia di Barga fu resa fiorente dalla produzione di tessuti di seta e dall'arte dei figurinai. Nel corso dell'Ottocento, accanto alle tradizionali attività agricole, crebbero l'industria laniera e dei cappelli di feltro, mentre nel territorio operavano mulini, alcune polveriere e un'officina per la lavorazione del ferro. I principali pro dotti del suolo erano castagne, legname e canapa, mentre assai vivace era il commercio del bestiame ovino. Attuai mente il comune presenta un'economia in cui il settore industriale, sebbene abbia perduto la sua preminenza a favore del terziario, continua a occupare oltre il 400o della popolazione attiva, con attività che si concentrano in particolar modo a Fornaci di Barga, situata nel fondovalle, alla sinistra del Serchio: l'industria maggiormente rappresentativa è quella metalmeccanica, ma nel comune opera no uno scatolificio, alcune cartiere, laboratori di confezioni. L'agricoltura dà cereali, uva da vino e foraggi. Ancora praticato è l'allevamento del bestiame ovino. Al rilevamento del 1991 risultano risiedere nel territorio di Barga 10.201 abitanti, con una densità di 153 per kmq. Nel passato la popolazione del comune, salita da 3.895 unità nel 1551 a 4.930 nel 1745, è aumentata ancora nell'Ottocento e nella prima metà del secolo successivo, passando da 6.506 abitanti nel 1830 a 7.665 nel 1881 e a 11.721 nel 1936; per decrescere nuovamente, toccate le 11.770 unità nel 1951, nei decenni più recenti, con i valori di 11.062 abitanti nel 1961,10.959 nel 1971 e 10.835 nel 1981.

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