Riparbella in provincia di Pisa Toscana
  • Toscana da Visitare
  • in viaggio per la toscana
  • Toscana Arte e Cultura
Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Riparbella

provincia di Pisa

link : TOSCANA/PROVINCE/pisa/riparbella.html

RIPARBELLA

• Il territorio comunale si estende per 58,84 kmq nella bassa Val di Cecina, alle estreme propaggini delle Colline Pisane, in zona di media e bassa collina. In origine terra signorile, Riparbella fu creata comunità autonoma nel 1755; ha subito una diminuzione territoriale nel 1892, quando la frazione di Palazzi di Collemezzano è stata aggregata al comune di Cecina. • Situata in una zona paludosa e malsana formata dal fiume Cecina, Riparbella passò nel 1157, per successive donazioni di laici ed ecclesiastici, sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Pisa. Sorta una contesa con il comune di Volterra, che avanzava dei diritti sul castello, nel 1199 questo fu assegnato definitivamente al vescovato pisano, al quale fu riconfermato nel 1293 con la pace di Fucecchio. Nel 1406, pochi mesi prima della caduta di Pisa, Riparbella entrò nel dominio della repubblica di Firenze, alla quale fu sottratta per poco tempo dall'esercito napoletano di Alfonso d'Aragona nel 1447. Nel 1494, in occasione della discesa di Carlo VIII e su sollecitazione di Pisa, si ribellò al dominio fiorentino, mantenendosi autonoma fino al 1508, quando si sottomise di nuovo ai commissari inviati da Firenze. Nel 1635 fu eretta in marchesato dal granduca Ferdinando II e concessa in feudo al nobile veronese Andrea Carlotti: nel 1737 i suoi successori la vendettero al fiorentino Carlo Ginori, sotto cui rimase fino alle riforme leopoldine che la trasformarono in comunità autonoma. • Zona povera, poco coltivata e popolata a causa del clima insalubre e perché le terre appartenevano alla pubblica amministrazione, alle corporazioni e alla corona, ebbe una svolta dopo il 1780 quando Pietro Leopoldo ne mise in vendita i terreni, che furono bonificati e dissodati. La produzione agricola si orientò verso i cereali, le viti egli olivi. Ancora oggi più di un quarto della popolazione attiva di Riparbella è dedita all'agricoltura - che fornisce cereali, foraggi, ortaggi, frutta, olive e uva - e all'allevamento ovino e bovino. L'industria, nata negli anni 1920-30, si basa soprattutto su piccole aziende artigiane, sull'escavazione di sabbie e ghiaie e su una fabbrica di materiali da costruzione. Fonti discrete di reddito sono anche costituite da turismo e commercio. • La popolazione di Ripabella ammonta a 1.318 unità nel 1991, con una densità di 22 abitanti per kmq. Sceso da 330 nel 1551 a 292 nel 1745, il numero di residenti sul territorio del comune ha avuto un notevole incremento nell'Ottocento, passando da 682 nel 1830 a 2.518 nel 1881. Nel Novecento invece, toccate le 2.746 unità nel 1936, l'andamento demografico si è presentato in costante flessione con i valori di 2.715 unità nel 1951, 2.033 nel 1961, 1.517 nel 1971 e 1.372 nel 1981.

Seguici sul Blog     Seguici su Facebook

Vacanze 2017

soggiorni marina di bibbona