Vicopisano in provincia di Pisa Toscana
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Comune di Vicopisano

provincia di Pisa

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VICOPISANO

• Il territorio comunale si estende per 26,92 kmq nel Valdarno pisano alle estreme propaggini sud-orientali del Monte Pisano, su un colle e nella pianura sottostante. Comunità autonoma leopoldina, ha subito due diminuzioni territoriali: nel 1867 con la separazione delle frazioni di Buti e Cascine, costituite in comune autonomo con il nome di Buti, e nel 1894 con la separazione di Montemagno aggregata a Calci. • Di probabili origini romane, nell'VIII secolo Vicopisano risulta essere compresa nella giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Pisa. Trasformata in castello, nel 1129 passò sotto il potere anche temporale della mensa pisana, in seguito a un atto di donazione. Importante roccaforte dominante un punto di passaggio obbligato al confine con le repubbliche di Lucca e di Firenze, fu oggetto di ripetuti assalti e tentativi di conquista spesso andati falliti grazie alla difesa naturale costituita dall'Arno (che allora lambiva i piedi della collina su cui è edificata) e alle imponenti fortificazioni da cui era circondata. Nonostante le mire espansionistiche di Lucca e brevi periodi di occupazione da parte dell'esercito guelfo comandato dal conte Ugolino della Gherardesca nel 1275 e di quello milanese di Giovanni Visconti nel 1343, rimase un saldo possesso pisano fino al 1406. A questa data, dopo il lungo assedio di cui resta testimonianza nell'affresco del Vasari, si arrese a Firenze poco prima della capitolazione di Pisa. La sua importanza come roccaforte è confermata dal fatto che i fiorentini, non solo non ne distrussero le fortificazioni al pari degli altri castelli conquistati, ma le ampliarono impegnandovi il genio progettistico di Filippo Brunelleschi. Tranne brevi ribellioni nel 1494 e nel 1530, rimase sotto il dominio fiorentino fino all'unità d'Italia, come sede del vicariato delle valli dell'Arno e del Serchio. Sotto il principato mediceo di Cosimo I e di Francesco I fu bonificata la pianura circostante, con la rettifica dell'Arno e la costruzione di una fitta rete di canali, perfezionata nel 1763 con l'apertura del Canale imperiale e di una galleria sotto l'Arno. Durante la seconda guerra mondiale ha sofferto il blocco di ogni attività per l'evacuazione della popolazione e le devastazioni seguite all'occupazione tedesca. Ha dato i natali al letterato domenicano Domenico Cavalca (ca. 1270-1343). • Nel passato l'economia di Vicopisano era prevalentemente legata alla terra: l’agricoltura, limitata alla presenza di oliveti e a coltivazioni cerealicole prima della bonifica della pianura, si è arricchita in seguito, soprattutto dopo l'unità d'Italia, con la produzione di frumento, avena, mais, patate, uva, olive, vino e olio; nella stessa epoca presero piede anche l'allevamento ovino (formaggi e lana) e quello del baco da seta. Già in epoca granducale vi erano una ferriera e una conceria, mentre nell'Ottocento l'industria si è estesa all'attività estrattiva, a una fabbrica di candele e saponi, a frantoi e a una fabbrica di pasta alimentare. Il declino delle attività agricole evidenziatosi a partire dal secondo dopoguerra è stato nel territorio comunale particolarmente marcato, al punto che oggi l'unica produzione di un certo rilievo è quella olivicola. Il settore industriale, che già nel censimento del 1951 occupava la quota maggiore della popolazione attiva e che si era ulteriormente rafforzato nel ventennio successivo, ha subito in anni recenti un sensibile ridimensionamento; ciononostante ha conservato a tutt'oggi il primato quanto a numero di addetti, con imprese operanti nei settori dell'abbigliamento, della ceramica e soprattutto del mobile. Parallelamente alla produzione industriale si è sviluppato il commercio, mentre la sorgente di Uliveto Terme, oltre ad alimentare l'imbottigliamento, attrae con i suoi stabilimenti (che ospitano la preziosa pieve di San Salvatore) un discreto flusso turistico. • La popolazione del territorio comunale ammonta, nel 1991, a 7.584 unità, con una densità di 282 abitanti per kmq. Nel passato il comune contava 3.284 abitanti nel 1551, 5.268 nel 1745, 4.302 nel 1830, 6.769 nel 1881, 7.042 nel 1936, 7.558 nel 1951, 7.759 nel 1961, 7.366 nel 1971 e 7.365 nel 1981.

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