Pratovecchio in provincia di Arezzo Toscana
  • Toscana da Visitare
  • in viaggio per la toscana
  • Toscana Arte e Cultura
Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Pratovecchio

provincia di Arezzo

link : TOSCANA/PROVINCE/arezzo/pratovecchio.html

PRATOVECCHIO

Il territorio comunale di Pratovecchio, in Casentino, si estende per 75,48 kmq dal crinale dell' Appennino tosco - romagnolo al fondovafle attraversato dall'alto corso dell'Arno per risalire fin quasi al passo della Consuma. Centro feudale, divenne poi sede di podesteria; privato nel 1872 della frazione di Stia, costituitasi in comune autonomo, nel 1929 il comune di Pratovecchio venne soppresso ed entrò a far parte del comune Pratovecchio Stia. Ha raggiunto l'assetto attuale nel 1934, quando venne ricostituito il comune originario con la cessione al territorio di Stia delle frazioni di Papiano e Ponte d'Arno e con l'aggregazione da Stia della zona compresa tra il fiume Arno, i fossi Vicena e Asinaia e il confine con la provincia di Firenze. Pratovecchio fu feudo dei conti Guidi da Battifolle sin dal XII secolo, come risulta da un privilegio di Arrigo VI del 1191, sebbene già più di un secolo prima venga ricordato un monastero di Pratovecchio intorno al quale si era andato sviluppando il castello. Nella prima metà del secolo XIV, come attestano alcuni documenti, appartenne al ramo dei Guidi di Dovadola che lo cinsero di mura e di fossati; ma almeno dal 1367 era tornato, seppure sotto l'accomandigia della repubblica fiorentina, in possesso dei Guidi di Poppi, di cui seguì le sorti fino al 1440, quando il conte Francesco fu costretto ad abbandonare Poppi e il Casentino. Pratovecchio, entrato a far parte del territorio fiorentino, fu dichiarato sede di podesteria. Nacquero in questa terra Paolo di Dono detto Paolo Uccello, grande pittore del primo rinascimento fiorentino (1397-1475), Cristoforo Landino (1424-1498), dotto umanista noto come commentatore della Divina Commedia, e Jacopo Landini detto Jacopo del Casentino (1297 1358) pittore. A poca distanza dal capoluogo, e rispetto a questo sovrastanti, restano i ruderi del castello di Romena, dove l'Alighieri soggiornò da esule, ospite del conte Guido Selvatico da Dovadola. Nell'Ottocento la costituzione di un'azienda forestale amministrata dall'Ufficio delle Reali Possessioni del granducato dette notevole impulso alle attività connesse allo sfruttamento delle risorse dei boschi continuando una tradizione locale che risaliva al Medioevo (da qui provenne, ad esempio, una notevole parte del materiale necessario alla costruzione del Duomo di Firenze). Dal cantiere della cosiddetta "Grande Macchia" usciva legname di abete e di faggio, greggio o trattato, per usi ordinari e costruzioni navali, che dal "porto" di Pratovecchio lungo l'Arno veniva trasportato a Firenze e a Livorno; annesse a questo cantiere operavano naturalmente anche alcune segherie. Sino alla fine del Settecento fu assai attiva anche l'industria laniera, attività praticata dal Cinquecento, quando la repubblica fiorentina consentì agli abitanti di Pratovecchio, a determinate condizioni, di poter esportare fuori del territorio comunale panni di ogni specie; vi si producevano inoltre oggetti in paglia e in legno. Scarsi frutti dava l'agricoltura con grano e foraggi e l'allevamento del bestiame, soprattutto ovino. Attualmente il settore tessile, fino a qualche decennio fa elemento portante dell'economia locale (è qui che viene prodotto il noto "panno casentino"), ha attraversato una situazione di crisi che si e cercato di superare, in seguito al fallimento del lanificio casentinese, con la costituzione di una cooperativa dei lavoratori che vi erano addetti. Rilevante presenza hanno le aziende collegate allo sfruttamento della superficie forestale, quelle di distribuzione dei mezzi meccanici e le cartiere. Altre risorse sono costituite dall'agricoltura, che dà un buon raccolto di cereali e dall'allevamento del bestiame ovino, che trova alimento in vaste superfici coltivate a foraggi e nei pascoli naturali. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 3.068 unità nel 1991, con una densità di 41 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le età precedenti gli abitanti di Pratovecchio erano passati dai 2.854 del 1551 ai 3.010 del 1745; nel 1830 erano divenuti 3.566 per salire a 5.226 nel 1881. Con il nostro secolo inizia una lenta discesa: nel 1936 Pratovecchio contava 5.198 abitanti, nel 1951 erano 4.995, nel 1961 erano scesi a 4.025. Con il censimento del 1971 c'e' un 'ulteriore flessione che porta la popolazione del comune a 3.218 unita', ancora confermata nel 1981 con 3.028 unita'.

Seguici sul Blog     Seguici su Facebook

Vacanze 2017

soggiorni marina di bibbona