Scarperia in provincia di Firenze Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Scarperia

provincia di Firenze

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SCARPERIA

Il territorio del comune di Scarperia si estende per 79,37 kmq in zona collinare nella parte occidentale dell'ampia conca del Mugello. E una delle "terre nuove" fiorentine, fondate all'inizio del xiv secolo. La fondazione del castello di Scarperia fu decisa dalla repubblica fiorentina nel giugno del 1306. Quei luoghi, già possesso della potente e bellicosa schiatta degli Ubaldini, erano stati dalla seconda metà del Duecento teatro degli scontri e della progressiva espansione fiorentina nella lotta contro i potenti signori del contado; l'ultimo episodio, la resa del castello di Monte Accianico, caposaldo degli Ubaldini ai quali si erano alleati gli esuli bianchi, era avvenuto appena il mese precedente. Il nuovo castello, che si doveva chiamare Castel di San Barnaba ed era stato progettato da Andrea da Pontedera, sorse in breve tempo e già nel 1308 era sede di un capitano. Nel 1351 si distinse per l'eroica e vittoriosa resistenza che oppose al dilagare nel Mugello delle truppe di Giovanni Visconti. Ulteriormente sviluppatasi con l'apertura, nel 1361, della nuove strada che, passando per il Giogo, congiungeva Firenze con l'Emilia, nel 1415 Scarperia divenne sede di vicariato, acquistando preminenza sugli altri castelli e borghi del Mugello; più che gli assalti che subì attraverso gli anni dalle soldatesche nemiche, il castello soffri per il rovinoso terremoto che colpì il Mugello nel 1542: ma, benché semidistrutto, esso fu in breve ricostruito. La decadenza per Scarperia giunse a partire dal 1762, quando il governo lorenese aprì la nuova strada della Futa, che determinò il progressivo declino del paese sia sotto l'aspetto commerciale che amministrativo, a vantaggio di Barberino. Per quanto riguarda le risorse economiche del passato abbiamo già fatto cenno all'importanza commerciale e logistica di Scarperia, che per quattro secoli tu sulla strada principale di comunicazione tra Firenze e l'Emilia; l'agricoltura era rinomata soprattutto per l'olio e i frutteti. Nel Settecento praticate erano la filatura di lino, lana e canapa e la produzione di pannilani. L'attività comunque più diffusa era l'arte detta "gladiatoria" ( cui primi statuti risalgono al 1535), cioè la produzione di coltelli, forbici, lame, arnesi campestri ecc., per la quale Scarperia divenne nota in tutta Europa. Le risorse economiche attuali si basano, per quanto concerne il secondario, su varie attività: industrie meccaniche, elettrotecniche, di confezioni e pelletteria, di scaffalature metalliche, di materie plastiche, aziende che fabbricano macchine agricole e che lavorano il legno per la produzione di mobili, mentre in crisi sono alcune fabbriche di piastrelle. Ancora in auge è la tradizionale lavorazione dei ferri taglienti. L'agricoltura dà cereali, foraggi, barbabietola da zucchero e ortaggi, e nella frazione Fagna esiste l'Istituto sperimentale per lo studio e la difesa del suolo; praticato è l'allevamento di bestiame bovino e ovino. Nel comune si trovano inoltre due note sorgenti di acqua minerale. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 5.852 unità nel 1991, con una densità di 74 abitanti per kmq. Nel passato, il comune di Scarperia contava 2.940 abitanti nel 1551,3.463 nel 1745,5.067 nel 1830, 6.149 nel 1881, 6.840 nel 1936, 6.920 nel 1951, decrescendo a 5.282 unità nel 1961 e a 4.615 nel 1971, per risalire a 5.337 nel 1981.

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