Vicchio in provincia di Firenze Toscana
  • Toscana da Visitare
  • in viaggio per la toscana
  • Toscana Arte e Cultura
Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Vicchio

provincia di Firenze

link : TOSCANA/PROVINCE/firenze/vicchio.html

VICCHIO

Il territorio del comune di Vicchio si estende per 138,89 kmq tra collina e montagna in Vai di Sieve nel Mugello centrale. Podesteria medievale, ha raggiunto l'attuale assetto territoriale nel 1893 quando gli furono staccate le frazioni di Celle e Villa, aggregate al comune di Dicomano. L'edificazione delle mura castellane di Vicchio. che ne segnano l'ufficiale origine, risalgono al 1324. Esse, costruite per volontà della repubblica fiorentina che su quei colli e su quei monti aveva da circa mezzo secolo combattuto contro gli antichi signori del territorio, i conti Guidi, cingevano un piccolo gruppo di case sorte negli anni precedenti per mano di coloro che avevano abbandonato i diroccati castelli e le corti feudali di Ampinana, Gattaia, Filiccione, Montesassi. La popolazione della nuova terra aumentò nel corso del XIV secolo, con il definitivo assoggettamento del conte Guido da Battifolle, e acquistò importanza dopo che nel 1477 ricevette da Firenze la concessione di potervi tenere un mercato settimanale. Nel 1529 il castello oppose un'epica resistenza alle truppe di Filiberto d'Orange e del papa Clemente VII, che, malgrado la maggiore quantità di mezzi, dovettero aspettare più di quattro mesi e subire nel frattempo numerosi scacchi prima che il capitano che lo difendeva, Filippo Parenti, non ritenesse opportuno ritirarsi a Marradi. Gravemente danneggiato da un terremoto nel 1798, un altro rovinoso ne dovette subire nel 1919. La tradizione vuole che nei pressi di Vespignano sia nato Giotto (1267 ?-1337); e di Vicchio fu anche il Beato Angelico (1395-1455). Nel corso della seconda guerra mondiale fu gravemente danneggiato e rastrellamenti ed eccidi compirono le truppe naziste nel corso del 1944. Tra le risorse economiche del passato vanno ricordate quelle connesse al bosco (castagneti, faggete, querceti) e l'allevamento di pecore nelle praterie, condotte nell'inverno in Maremma. L'agricoltura dei colli forniva vino cereali, biade; nel Settecento vi si lavoravano la seta e la lana, vi erano gualchiere e tintorie e si fabbricavano utensili da cucina in ferro. Nell'Ottocento tra i mestieri più comuni vi erano quelli dello scalpellino, del muratore, del calzolaio. Attualmente nel campo artigianale e industriale le attività più rilevanti sono quelle dei settori alimentare, elettrotecnico, meccanico ed elettromeccanico, delle confezioni e quelle connesse alla lavorazione del legno e delle pelli e del cuoio; numeroso è il fenomeno del pendolarismo con i centri vicini. Abbastanza sviluppato è il turismo con la nascita di nuovi insediamenti residenziali e col riadattamento di vecchie case coloniche abbandonate. L'agricoltura, con moderne aziende, dà cereali e foraggi, mentre nuovo sviluppo hanno avuto la castagnicoltura e l'allevamento del bestiame, soprattutto suino, nonché l'avicoltura; vi sono inoltre una fabbrica di prodotti per l'agricoltura, un mangimificio e una distilleria. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 6.271 unità nel 1991, con una densità di 45 abitanti per kmq. Nel passato, la popolazione di Vicchio, che nel 1551 era costituita da 5.320 abitanti, era cresciuta dalle 5.539 unità del 1745 alle 7.279 del 1830, alle 8.933 del 1881, alle 11.180 del 1936; nel 1951 era scesa a 10.462 unità, quindi a 7.660 nel 1961 e a 5.917 nel 1971, per risalire di poco nel 1981 con 5.976 abitanti.

Seguici sul Blog     Seguici su Facebook

Vacanze 2017

soggiorni marina di bibbona