Comune di Sassetta

Situato in Maremma, il territorio comunale si estende per 26,59 kmq in una conca boscosa dei monti dell'entro- terra di Follonica. Comunità autonoma nel 1776 con i decreti leopoldini, fu aggregata alla provincia di Livorno nel 1925. Citato nei documenti dei secoli XI e XII come possesso della famiglia Orlandi, che forse proprio da Sassetta si spostò a Pisa divenendo parte del ceto dirigente comunale, il castello fu assoggettato al dominio politico della repubblica tirrenica, che lo mantenne fino al 1406, quando passò sotto la giurisdizione fiorentina. Nel 1539 Cosimo i dei Medici, nel quadro di una politica volta a creare rendite destinate ai membri della propria corte (seguita con particolare attenzione in Val di Cecina), eresse la comunità in feudo, assegnandola dapprima al capitano Matteo Sabatini da Fabriano, quindi al suo segretario Piero Mustefilo di San Genesio, e infine ad Antonio Ramirez di Montalvo. Tornata di proprietà diretta dei granduchi, Sassetta condivise le sorti dello stato toscano fino all'unità d'Italia. Ha fatto parte del territorio distrettuale di Pisa fino al 1613, anno in cui fu aggregata a quello di Firenze. Nel passato l'economia locale era legata soprattutto alle risorse boschive, dato che il territorio del comune era quasi interamente coperto da macchie e da boschi di castagni, mentre l'agricoltura non aveva grande importanza ed era limitata alla cerealicoltura. Oggi le attività connesse a questo tipo di risorse assorbono ancora un sesto circa della popolazione attiva, con produzione di olive, uva e frutta. Il settore secondario, quasi inesistente in loco, vede una parte della manodopera gravitare sugli stabilimenti dell'area piombinese. Il turismo estivo, presente ma suscettibile di ulteriore sviluppo, comincia a poter contare anche su iniziative di tipo agrituristico e su una serie di itinerari escursionistici ben segnalati. Nel 1991 i residenti sul territorio comunale risultano 553, con una densità di 21 abitanti per kmq. Nell'Ottocento e fino alla prima metà del Novecento la popolazione è cresciuta con regolarità, passando dalle 549 unità del 1830 alle 1.076 del 1881 e alle 1.083 del 1936. Raggiunti i 1.233 abitanti nel 1951, si è verificata un'inversione di tendenza e le unità censite sono passate da 873 nel 1961, a 682 nel 1971 e a 585 nel 1981.