Calci in provincia di Pisa Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Calci

provincia di Pisa

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CALCI :

• Il territorio del comune di Calci è posto al centro della Valgraziosa, che degrada verso la pianura pisana, e ha una estensione di 25,16 kmq. La sua costituzione a comune risale al 1867, quando la frazione omonima fu staccata da Pisa. Nel 1884 fu arricchito della frazione di Montemagno, distaccata da Vicopisano. • Di Calci si hanno notizie fin dal 780, anno in cui compare citata nel documento con il quale i tre fratelli Gualberto, Ildeberto e Gumprando destinano i loro ingenti beni all'ampliamento dell'abbazia di San Savino. Intorno al Mille il «locus Calcis» è il borgo più importante della vallata, mentre nel 1222 appare già fortificato. Più volte conquistato e saccheggiato, prima dai fuorusciti pisani nel 1288, poi dalle truppe di Carlo IV nel 1369, e infine dall'esercito del re di Napoli nel 1479, passò insieme a Pisa sotto il dominio dei fiorentini all'inizio del XV secolo. Della sua vita in età medievale Calci conserva tracce nella pieve di stile romanico-pisano. Anche la celebre Certosa risale, nella sua struttura originaria, al 1366, ma presenta imponenti rifacimenti settecenteschi che ne fanno uno dei più eclatanti esempi di barocco esistenti in Toscana. A Calci nacque Pier Bernardo dei Paganelli di Montemagno, che divenne papa col nome di Eugenio III dal 1145 al 1153. • Fin dal Medioevo l'economia del territorio era imperniata sulla presenza di pascoli, che favorivano l'allevamento, e sulla coltivazione degli olivi. Anche oggi, pur in un quadro di forte decremento delle produzioni agricole, le colture principali sono rimaste quelle tradizionali dell'olivo e dei cereali, mentre nel settore zootecnico ha avuto successo l'allevamento del cavallo «aveglinese», utilizzato per la ripulitura dei terreni olivati e in parte anche per l'equitazione. Le attività manifatturiere, oltre allo sfruttamento delle acque minerali locali, sono sviluppate nel settore delle pelli, del mobile e in quello vetrario. La maggior parte della popolazione attiva, anche in virtù di un accentuato pendolarismo verso Pisa, trova comunque collocazione nel terziario, settore che ha fatto registrare recentemente un certo incremento del turismo. • La popolazione del territorio comunale raggiunge, nel 1991, i 5.504 abitanti, con una densità pari a 219 unità per kmq. Nel passato il comune contava 6.596 unità nel 1881, 5.548 nel 1936, 5.645 nel 1951, 5.285 nel 1961, 4.773 nel 1971 e 5.053 nel 1981.

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