Cascina in provincia di Pisa Toscana
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Comune di Cascina

provincia di Pisa

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CASCINA

• Il territorio del comune di Cascina si estende per 78,80 kmq nella pianura del Valdarno di Sotto. L'attuale estensione ha avuto origine dall'antico territorio podestarile, con varie modificazioni intercorse nel corso dei secoli. Nel 1776 i suoi confini vennero regolati dai decreti leopoldini, nel 1929 infine subì detrazioni territoriali in favore dei comuni di Calcinaia e di Pontedera. • Sorta in prossimità dell'Arno, sull'antica strada pisana di collegamento con Firenze, Cascina è ricordata in documenti della metà del secolo VIII, che ne comprovano l'appartenenza ai vescovi di Pisa. La prima genesi del nucleo urbano è legata alla presenza della pieve di Santa Maria, giunta fino a noi nelle belle forme architettoniche di stile pisano derivategli dalla ristrutturazione avvenuta nel XII secolo. Per la sua natura di importante «borgo aperto» del sistema territoriale pisano al confine con il dominio fiorentino subì, in epoca comunale, scorrerie e devastazioni continue, tra cui spicca il saccheggio lucchese del 1295, con la demolizione del campanile della pieve. Nel 1364 i fiorentini riportarono qui una clamorosa vittoria sull'esercito pisano. Soltanto nel 1385 il governo della città tirrenica dette inizio alla costruzione di un organico sistema di fortificazioni, articolato in ben 14 torri, che fece di Cascina, insieme a Vicopisano, il caposaldo difensivo dei territori orientali di Pisa. L'imponente opera non servì tuttavia ad evitare, nel 1406, l'affermazione del definitivo dominio fiorentino su questa vasta comunità, che modellò la sua podesteria sul territorio dell'antico piviere. Né valse l'orgoglioso tentativo d'indipendenza che Cascina, ribellatasi ancora al fianco di Pisa, compì sul finire del XV secolo. • Il comune di Cascina è stato anche nel lontano passato un centro economico molto vivace. Il fertile terreno alluvionale fu oggetto di cure particolari e risanamenti da parte dei granduchi di Toscana, a cominciare da Cosimo I. Ai seminativi si alternava la vite maritata a pioppi e gelsi, gli alberi da frutto erano numerosi e la presenza di prati consentiva l'allevamento del bestiame. Al benessere economico contribuivano i commerci lungo le vie di terra e d'acqua, le manifatture di terraglie e la lavorazione del cotone. Oggi l'agricoltura, che fin dal censimento del 1951 ha perso il ruolo di settore economico principale, occupa meno del 3% della popolazione attiva; tuttavia la dimensione aziendale è aumentata e si è incrementato l'uso dei mezzi meccanici, soprattutto delle piccole macchine utilizzate per la produzione ortofrutticola, che resta un tratto distintivo dell'agricoltura locale. È cresciuto anche l'allevamento ovino, in particolare nella frazione di Latignano. Nel forte complesso delle attività industriali sono sviluppati i settori dell'abbigliamento, delle calzature, dei materiali da costruzione, ma la particolarità di Cascina resta quella dell'artigianato del mobile, principalmente orientato verso le produzioni «in stile», per il quale è il principale centro della provincia. • La popolazione del territorio del comune raggiunge, nel 1991, le 36.301 unità, con una densità pari a 461 abitanti per kmq. Ai censimenti degli ultimi decenni essa è risultata in continua espansione: 29.368 abitanti nel 1951, 31.018 nel 1961, 33.282 nel 1971, 35.431 nel 1981. Questi caratteri demografici erano già individuabili nel corso dell'Ottocento: da 13.645 abitanti nel 1830 si saliva a 21.445 nel 1881, fino a raggiungere i 27.941 del 1936.

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