Lari in provincia di Pisa Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Lari

provincia di Pisa

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LARI

• Il territorio comunale di Lari si estende per 45,13 kmq in una regione collinare tra la Val d'Era e il solco vallivo di Collesalvetti e comprende zone collinari e zone pianeggianti. Nel 1927 subì una riduzione territoriale con la sottrazione di alcune frazioni che andarono a costituire il comune autonomo di Bagni di Casciana, ora Casciana Terme. Comune medievale, fu dal XV secolo sede di vicariato. • La prima menzione documentaria di una corte e di un castello di Lari si trova in un placito del marchese Gottifredo di Toscana del 1067, e verso la metà del XII secolo ne risulta proprietario il vescovo di Pisa. Circa un secolo più tardi posero qui la loro dimora gli Upezzinghi di Mazzagamboli, membri di una potente famiglia dell'aristocrazia pisana che, in lite con il comune cittadino, ne mantennero temporaneamente il possesso, e ai quali forse risale la prima edificazione della rocca. Rientrata nel dominio pisano, Lari fu scelta nel XIV secolo come sede della capitania delle Colline Superiori. Sottomessa a Firenze nel 1406, divenne sede di vicariato e nella prima metà del Cinquecento vide la realizzazione di notevoli lavori di restauro e rafforzamento della rocca e delle mura. Con la riforma leopoldina del 1776 vennero aggregati alla comunità dieci comunelli limitrofi. • L'economia di Lari, le cui colline erano coperte nel Medioevo da fitti boschi di castagni, pini e lecci, si basava nel XVIII e nel XIX secolo su una florida agricoltura, i cui principali prodotti erano un olio rinomato, ortaggi e frutta (carciofi, piselli, mele, pere, pesche), che venivano venduti nei vicini mercati di Pisa e Livorno; un'altra buona fonte di reddito derivava dalla coltivazione del gelso, mentre vino e grano servivano al fabbisogno locale. Tra le attività manifatturiere si segnalava, nell'Ottocento, la presenza di fabbriche di cera. Centro dunque prevalentemente agricolo fino agli anni cinquanta del nostro secolo, negli ultimi decenni Lari ha visto diminuire considerevolmente la produzione del settore, la cui manodopera è stata assorbita dall'industria. La fonte maggiore di reddito consiste attualmente nell'attività di industrie e laboratori artigiani operanti, con una gamma assai differenziata di tipologie e materiali utilizzati, nel settore dell'arredamento e che si sono sviluppati in pianura, nella frazione di Perignano. Per quanto riguarda l'agricoltura, mantengono una sicura rilevanza la produzione di frutta e la viticoltura, affiancata da varie aziende enologiche e da liquorifici. Intenso è il movimento di pendolari con Pontedera e Livorno. • Nel 1991 sono registrati nel territorio comunale 7.855 abitanti, con una densità di 174 unità per kmq. In passato le unità censite erano state 2.207 nel 1551, 3.970 nel 1745, 5.247 nel 1830, 7.512 nel 1881, 8.518 nel 1936, 8.512 nel 1951, 7.716 nel 1961, 7.149 nel 1971 e 7.311 nel 1981.

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