Cutigliano in provincia di Pistoia Toscana
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Comune di Cutigliano

provincia di Pistoia

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CUTIGLIANO

Il territorio del comune di Cutigliano, sulla montagna dell'alta Val di Lima, ha un'estensione di kmq 43,82. Capoluogo della zona circostante già nel basso Medioevo divenne sede di comunità con i regolamenti leopoldini del XVIII secolo. Ha raggiunto l'assetto attuale nel 1979 con l'aggregazione di una piccola zona disabitata tolta al comune di San Marcello Pistoiese, dopo che nel 1936 una porzione del territorio veniva distaccata per formare il nuovo comune autonomo dell'Abetone. Il paese di Cutigliano, che una leggenda vuole fondato dai reduci in fuga dello sconfitto esercito di Catilina nel 63 a.C. (da cui secondo una fantasiosa interpretazione deriverebbe il nome di Catiliam), ebbe presumibilmente la ragione del suo primo sviluppo dall'essere luogo di tappa sulla strada appenninica dell'Alpe alla Croce che congiungeva almeno fin dall'VIII secolo la piana di Pistoia al modenese; appartenne alla giurisdizione di Lizzano fino al XIV secolo e passò poi sono il domìnio diretto di Pistoia. A quest'ultima si deve la creazione di una nuova magistratura, il capitano della montagna (1368), destinato a coordinare le difese esterne e a sedare le discordie interne dei sette centri della montagna pistoiese; questo rettore risiedeva nel palazzo pretorio cutiglianese per sei mesi all'anno spostandosi negli altri a San Marcello. Cutigliano entrò a far parte della repubblica fiorentina con la conquista di Pistoia all'inizio del Quattrocento, e da allora ne seguì le sorti, mantenendo anche nel granducato un ruolo di preminenza sia strategica che amministrativa. Le vicende economiche del territorio sono legate, per il passato, alle tradizionali risorse del bosco e all'allevamento del bestiame. Querce, lecci, noccioli fornivano olio e alimento al bestiame, i castagni il prevalente alimento dell'uomo, il bosco ceduo il carbone; ad altitudini più elevate predominavano faggi e abeti e vasti pascoli. Discreti proventi venivano anche dalla raccolta dei funghi, dei frutti selvatici e delle piante officinali. Anche oggi l'agricoltura offre ridotte risorse, se si fa eccezione per la coltivazione delle patate, mentre è ancora diffuso l'alleva- mento del bestiame ovino; la vasta estensione di aree boschive è stata utilizzata da qualche decennio per l'impianto di aziende artigiane destinate alla lavorazione del legno (falegnamerie) e alla preparazione dei prodotti del sottobosco (funghi secchi e conserve alimentari). L'industria è presente con uno stabilimento tessile; si è avuto anche un apprezzabile sviluppo del settore turistico dove Cutigliano si è affermato come centro di villeggiatura e di sport invernali. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 1.827 unità nel 1991, con una densità di 42 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le età precedenti, nel 1551 gli abitanti erano 1.855, calati a 1.337 nel 1745; sono 1.748 nel 1830, 2.510 nel 1881, 2.874 nel 1936, 2.692 nel 1951, 2317 nel 1961, 2.035 nel 1971 e 1.893 nel 1981.

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