Bibbona in provincia di Livorno Toscana
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Comune di Bibbona

provincia di Livorno

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BIBBONA

Il territorio comunale è situato in Val di Cecina, sulle estreme propaggini delle Colline Metallifere; comprende una parte collinare e una parte della pianura litoranea, e ha una superficie di 65,55 kmq. Ha raggiunto l'attuale estensione quando gli fu staccata la frazione di Cecina, costituitasi in comune autonomo. Castello medievale, proprietà prima dell'abbazia di Santa Maria in Vico Masio (o Mansio), poi della Cattedrale di Lucca, intorno al XII secolo divenne possesso signorile dei conti della Gherardesca, che lo fortificarono, e, quando il comune di Pisa vi affermò la propria giurisdizione, ne ottennero il vicariato. Capoluogo di comunità fin dal XIII secolo, Bibbona ebbe maggiore autonomia delle altre comunità della Val di Cecina, al punto che nel 1345 ebbe la forza di ribellarsi ai rappresentanti locali del potere pisano. Sottoposta nel 1371 a un duro assedio da parte delle truppe del mercenario John Hakwood, rimase comunque sotto il dominio politico della repubblica tirrenica fino al 1406, anno in cui fu incorporata nello stato fiorentino. Ha seguito le vicende della Toscana passando sotto la dominazione francese nel 1801. Nel 1813 fu riannessa al granducato, del quale fece parte fino all'unità d'Italia. Nel passato le principali attività economiche erano la pastorizia (capre e pecore sui pascoli naturali delle colline, equini e bovini nella pianura litoranea) e l'agricoltura, i cui prodotti erano grano e foraggi nella pianura, olivi e viti sulle pendici dei colli. Fino alla metà dell'Ottocento vi erano numerosi mulini e una fonderia di rame. Anche oggi l'agricoltura, che mantiene una notevole importanza (dando lavoro a oltre un quinto dell'intera popolazione attiva), è rivolta essenzialmente alla produzione di cereali, foraggi, uva e olio, mentre l'allevamento (che è soprattutto ovino) comprende anche la selezione di cavalli da corsa. Debole la struttura delle attività manifatturiere, affidate a qualche impresa artigiana, è il turismo estivo, che ha determinato soprattutto a Marina di Bibbona la nascita di numerosi complessi alberghieri, campeggi e residence, a costituire un'altra fonte rilevante di reddito. La popolazione del territorio raggiunge le 2.793 unità nel 1991, con una densità di 43 abitanti per kmq. Per quanto riguarda le età precedenti la popolazione è passata dalle 506 unità del 1551 alle 312 del 1745, alle 427 del 1830; da questa data essa ha avuto un incremento costante fino alla metà del nostro secolo, salendo a 2.752 unità nel 1881 e a 3.031 nel 1936. Una tendenza opposta si è affermata negli ultimi decenni: al censimento del 1951 risultarono 3.333 abitanti, scesi a 3.109 nel 1961 e a 2.640 nel 1971. Nel censimento del 1981 la popolazione era di 2.651 unita.

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