Pescaglia in provincia di Lucca Toscana
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Comune di Pescaglia

provincia di Lucca

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PESCAGLIA

Il territorio del comune di Pescaglia si estende per 70,37 kmq sul versante orientale delle Alpi Apuane collocandosi in posizione panoramica su parte di uno sprone che domina l'alta valle percorsa dal torrente Pedogna. Nel 1962 gli è stata distaccata la frazione di Motrone, aggregata al comune di Borgo a Mozzano. Citata per la prima volta in un documento del IX secolo, Pescaglia fu originariamente dominio signorile dei Soffredinghi. Nel 1272 divenne possesso lucchese sotto il consortato degli Antelminelli e fu inserita nella vicaria di Coreglia, fino alla fine del XXI secolo. Dichiarata più tardi capoluogo di vicaria (1602), nel periodo napoleonico mutò il proprio nome in quello di Cantone. Nel 1806 subì una prima modificazione territoriale con la cessione di tre frazioni al comune di Camaiore; riorganizzata con diciannove frazioni nel 1818, la comunità si mantenne capoluogo di vicaria fino al 1821, quando fu assegnata a Lucca, mentre pane del suo territorio veniva suddiviso tra i comuni di Borgo a Mozzano e di Camaiore. Nel 1837 Pescaglia veniva ricostituita in comune autonomo, con sedici frazioni. Durante l'occupazione tedesca l'attività partigiana fu assai intensa; alle formazioni operanti nella zona si deve in particolare la liberazione di un gran numero di rastrellati del camaiorese, trasportati con auto- mezzi sulla strada della Vai Freddana, che collega Lucca all'Aurelia. A lungo caratterizzata da un'economia prevalentemente agricola, rafforzata dalla presenza di estesi boschi e pascoli che consentivano l'allevamento del bestiame, Pescaglia vede oggi la metà della sua popolazione attiva impegnata nel settore industriale. Numerose sono infatti, in un tessuto produttivo abbastanza diversificato, soprattutto le imprese che operano nell'edilizia, nella produzione di capi d'abbigliamento e nella componentistica per calzature. L'agricoltura, che assorbe meno del 10% degli occupati, si indirizza principalmente verso la coltivazione dell'olivo e della vite, mentre l'allevamento presenta un certo sviluppo nei comparti ovino e avicolo. La popolazione del territorio comunale ammonta a 3.762 unità nel 1991, con una densità di abitanti per kmq pari a 33. Nel passato le 5.032 unità del 1743 erano salite a 5.689 nel 1830, e a 7.183 nel 1881; dopo il notevole incremento ottocentesco, tuttavia, il comune è entrato in una fase di declino demografico e i valori registrati nel corso del Novecento sono stati: 6.218 abitanti nel 1936, 3.897 nel 1951, 4.759 nel 1961, 3.859 nel 1971 e 3.824 nel 1981.

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