Londa in provincia di Firenze Toscana
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Toscanabella @ www.toscanabella.com | Marco Gambassi

Comune di Londa

provincia di Firenze

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LONDA

Il territorio del comune di Londa, in Val di Sieve, si estende per 59,40 kmq in zona collinare e montana sui fianchi occidentali del Falterona. In origine terra feudale, Londa fu dichiarata comunità autonoma da Pietro Leopoldo nel 1776. L'estensione attuale risale al 1973, dopo due acquisizioni territoriali dal comune di Dicomano, la prima delle quali nel 1925. Pago etrusco nel VI secolo a.C., come è provato da vari ritrovamenti archeologici, quindi villaggio romano, Londa almeno a partire dall'XI secolo apparteneva ai conti Guidi da Poppi, insieme ai castelli del Pozzo, di Rincine, di Fornace e di altre terre e casali circonvicini. Divenuta possesso della famiglia fiorentina dei Bardi nel XIV secolo, fu da questi venduta alla repubblica fiorentina che concesse di nuovo l'investitura ai conti Guidi, dichiarandoli signori dell'intero territorio intorno alla rocca di San Lorino. Ritornata in possesso diretto del duca Cosimo i nel 1571, nel 1645 il granduca Ferdinando II la assegnò in feudo con altri quattro comunelli limitrofi alla famiglia Guadagni che ricevette il titolo di marchesi di San Lorino. Con un decreto del 1774, poi perfezionato nel 1776, il granduca Pietro Leopoldo istituì la comunità di Londa, stabilendovi la residenza di un podestà. Le risorse di Londa nel passato consistettero nell'allevamento del bestiame, nel commercio dei prodotti del bosco (carbone, legna da ardere e da costruzione) e nella produzione di vino, olio e frutta. Le dure condizioni di vita causarono sul finire del secolo scorso e nel corso di questo un costante flusso di emigrazione dei suoi abitanti. Quanto e forse più di altri, Londa ha vissuto i gravi problemi economici e sociali dei comuni montani; mentre la stragrande maggioranza degli addetti al secondario è costretta al pendolarismo, si sta cercando in questi ultimi anni di far evolvere l'agricoltura verso forme di maggiore redditività (potenziamento del patrimonio zootecnico e del florovivaismo) e si mira alla piena valorizzazione turistica della zona dopo che l'incontaminata natura delle colline e dei monti di questo territorio ha già attratto in modo spontaneo il turismo di fine settimana. Londa trae inoltre qualche profitto dall'industria edile, dall'artigianato del legno e del ferro battuto (nel comune tra l'altro opera un'azienda dell'Ente nazionale cellulosa che impiega tecniche molto avanzate). La popolazione totale del territorio raggiunge le 1.216 unità nel 1991, con una densità di 20 abitanti per kmq. Nel 1551 la comunità di Londa contava 1.565 abitanti, saliva a 1.962 nel 1745, a 2.868 nel 1830, a 3.237 nel 1881; nel corso di questo secolo passava dalle 2.445 unità nel 1936 alle 2.108 nel 1951, alle 1.417 nel 1961, alle 1.074 nel 1971 e alle 1.089 nel 1981.

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