Firenzuola in provincia di Firenze Toscana
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Comune di Firenzuola

provincia di Firenze

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FIRENZUOLA

Il territorio di Firenzuola, uno dei più vasti d'Italia, li estende per 272,06 kmq nella valle del Santerno in zona montana, geograficamente al di là del crinale appenninico toscano. Terra nuova fiorentina fondata nel xiv secolo, fu capoluogo di piviere e sede di vicariato. Firenzuola ebbe origine per volontà della repubblica fiorentina quale castello posto a tutela della importantissima via di comunicazione (il giogo di Scarperia) che univa il capoluogo toscano a Bologna in un territorio fin allora alla mercé della ribelle schiatta feudale degli Ubaldini. La sua edificazione, decisa nel 1306, e poi di nuovo ratificata da Firenze nel 1332, fu lunga e contrastata; attraverso alterne vicende poté ritenersi conclusa solo verso il 1410: era un castello quadrangolare, racchiuso entro una cinta di mura sulle quali si innalzavano ai quattro lati altrettante torri, quelle stesse che, malgrado le rovinose distruzioni dell'ultima guerra, sono visibili ancora oggi quasi intatte. La storia di Firenzuola è singolarmente legata a grandi personaggi: pare che lo stesso suo nome e lo stemma fossero proposti da Giovanni Villani; Michele di Lando, prima di divenire il capopopolo nella rivolta dei Ciompi, vi fu podestà nel 1377; Lorenzo il Magnifico, valutando fondamentale il ruolo strategico di Firenzuola, decise di riedificarla in forme più razionali e armoniose; qui Niccolò Machiavelli istituì le prime milizie territoriali da lui concepite; nel castello inoltre nacque il novelliere Agnolo Giovannini detto il Firenzuola (1493 - 1543). Fedele caposaldo di Firenze, fu per secoli capoluogo amministrativo di un vasto territorio denominato la Terra di Firenzuola, anche se gli abitanti all'interno del castello furono sempre un numero molto ridotto (nel 1551, ad esempio, vivevano all'interno delle mura solo 256 persone). Estintasi la dinastia dei Medici fu a Firenzuola che i plenipotenziari spagnoli e austriaci concertarono la successione dei Lorena al trono granducale (1736). Gravi danni subì nel corso della seconda guerra mondiale. Le risorse economiche del territorio nel passato consistevano soprattutto nella raccolta delle castagne e degli altri prodotti del bosco (funghi, tartufi), nell'allevamento ovino e bovino e nelle cave di pietra; vi erano inoltre diversi mulini, una gualchiera e una tintoria, una polveriera; certo i pochi abitanti del castello traevano essenzialmente profitto dal fatto che Firenzuola era, fino all'apertura della nuova strada della Futa (1752), luogo fisso di passaggio e di fermata della strada maestra del Giogo. Firenzuola ha sofferto e soffre i gravi problemi tipici delle località montane di modeste risorse. Attiva nel secondario con imprese del ramo estrattivo (numerose sono le cave di pietra serena), meccanico e manifatturiero (vestiario), conta per il futuro sulla possibilità di ulteriore sviluppo industriale, ma anche sulla razionalizzazione del settore zootecnico (bovini) e sull'incremento del turismo. L'agricoltura dà una buona produzione di cereali e foraggi. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 4.844 unità nel 1991, con una densità di 18 abitanti per kmq. Nel passato, il totale della popolazione era stato di 6.474 unità nel 1551, 6.251 nel 1745, 7.961 nel 1830, 10.252 nel 1881,11.607 nel 1936,10.622 nel 1951, 7.852 nel 1961, 5.922 nel 1971 e 5.219 nel 1981.

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