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Diario del viaggiatore in toscana

Toscana: scopri racconti, foto e consigli di molti viaggiatori per organizzare il tuo viaggio, e condividi le tue esperienze con gli altri turisti.
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09/10/2014 - autore: Michele   Tosi

"Lucca tour classico "

» Con questa visita guidata di Lucca avrete una panoramica a 360° di questa elegante città definita il 'salotto di Toscana': passeggeremo sulle sue imponenti mura, attraverseremo le sue suggestive piazze, cammineremo tra i suoi vicoli e ammireremo i suoi eleganti edifici oltre a visitare alcune delle sue numerose chiese. Dopo una breve passeggiata sulle imponenti mura rinascimentali della città, la guida turistica vi porterà verso il centro dove visiterete l'interno romanico della bellissima basilica di San Frediano. Poco distante si trova la famosa Piazza dell'Anfiteatro, dove la guida vi aiuterà a ricostruire la storia di questo antico monumento fino al riutilizzo ottocentesco. Poi ancora: una veduta dell'alberata Torre Guinigi, la visita della Cattedrale di San Martino (dove potrete ammirare il venerato crocifisso ligneo detto "Il Volto Santo"), l'elegante Piazza Napoleone e la medievale Piazza San Michele dove troneggia la Chiesa omonima. A pochi passi, la casa dove nacque il grande compositore Giacomo Puccini, tutt'oggi celebrato con un famoso festival nella vicina Torre del Lago Puccini.
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19/03/2014 - autore: Stefano   Sbrano

"Pisa e la torre pendente"

» Qualche ora di autostrada ed eccoci a Pisa, il giorno dell’Immacolata, in terra di matematici e torri pendenti. Una giornata “tropicale” per questo rigido inverno, fa liberare chiunque delle “pneumatiche” e ingombranti giacche e così, tolti i “panni da omini michelin”, sembra di essere in una gita scolastica di mezza primavera! Urla e schiamazzi sono la nostra colonna sonora mentre ammiriamo con stupore la Torre più famosa d’Italia. Insieme al Colosseo è il simbolo dell’Italia all’estero… e lo si nota dal numero di giapponesi che affollano Piazza dei Miracoli, cercando di farsi immortalare nella posa più idiota che si può pensare… appoggiati (in prospettiva) alla Torre. È necessario dotarsi di infinita pazienza se si vuole attraversare il prato da una parte all’altra, dovendo schivare frotte di “spingitori” di torri immaginarie e aggirare torme di persone che si appoggiano al nulla mettendo alla prova le loro articolazioni e l’abilità di improbabili fotografi, che continuano a far spostare avanti e indietro i loro amici costringendoti a fermarti ad ogni “stai così e non ti muovere!”. Una volta raggiunto il punto della piazza più lontano dalla torre si ottiene il premio di tanta fatica: una vista di tutto il prato dei Miracoli, che abbraccia in un unico colpo d’occhio il Battistero in primissimo piano, la Cattedrale e la Torre (perennemente circondata dalle ormai minuscole figurine che si atteggiamo in pose che fuori prospettive sono esilaranti e senza senso!) in una chiave prospettica che rende perfetta la foto. Arrivati a fare questa foto cartolina (che è impossibile venga male!) si è colti dall’imbarazzante pensiero che forse il complesso del Prato è stato posto in questa posizione (al bordo del centro abitato, in uno spazio verde e ampio, con questa angolazione della Cattedrale e con questa pendenza della Torre) solo per permettere questa visuale, otticamente appagante, sin dall’epoca della sua costruzione! Noi abbiamo scelto di non avventurarci nell’impervia salita della Torre, difficoltosa non per la quantità di scalini quanto per le ore di attesa in coda! Abbiamo optato per la visita della Cattedrale, gioiello del romanico pisano, qui nato e poi esportato nelle terre della Repubblica. Superati i venditori ambulanti, che affollano il bordo della Piazza con immagini della Torre riprodotte su qualsiasi oggetto di uso comune che vendono come se si trattasse di una rarità, ci si può perdere tra le viuzze del centro storico e scoprire la Normale, casa di immensi geni italici, il Palazzo dell’Orologio che inglobò la torre della Muda (o della Fame), carcere dell’antropofago più famoso della letteratura e la piazza dei cavalieri sorvegliata dallo sguardo vigile di Cosimo I
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19/03/2014 - autore: Marisa e   Luca

"Toscana in moto"

» Dopo tanto girare per la toscana e prima di tornare a casa ci fermiamo in visita a Siena e partecipiamo a una parata delle forze armate, molto bella. Ogni ruolo ha un abito colorato che rappresenta il proprio gruppo di appartenenza. Ci fermiamo un paio di ore camminando in lungo e in largo lungo le strade. Molto carina. Poi, ci fermiamo per il pranzo in un bar della piazza centrale a goderci una bellissima giornata di sole. Ci rimettiamo in sella alla moto, ci aspettano 260 km per coprire la distanza che ci separa da casa. Abbiamo percorso in totale circa 800 km, visitando la parte più bella della Toscana e le sue città… ma c’è ancora tanto da vedere. Vi consigliamo di girare la Toscana in moto
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28/11/2013 - autore: Roberto   Mancini

"Pisa - Calci - Versilia"

» Fantastica regione la toscana, ho fatto in 5 giorni il tour classico delle zone vicino a Pisa. Ho visto a Calci il museo di storia naturale della certosa di Calci. Fantastico!!! e poi sono andato a fare un po' di vita nottura in Versilia...e qui non vi racconto niente...
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25/06/2007 - autore: Sabrina   garibotti

"Tra Follonica e Grosseto"

» Senza dubbio vi consigliamo l'auto, anche perché fare la spesa al market del campeggio non è proprio conveniente ed il paese più vicino dista comunque circa cinque chilometri.
*Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Follonica e di Grosseto.
*Per le altre località i collegamenti sono garantiti dal servizio di pullman della società RAMA (per informazioni telefonate al numero 0564 454 169).
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25/06/2007 - autore: RACHELE   BOING

"Garfagnana (lucca)"

» Compresa totalmente nella provincia di Lucca, la Garfagnana è delimitata a sudovest dalla dorsale delle Alpi Apuane e a nordest dall’Appennino Emiliano che la divide dalla provincia di Modena. Caratterizzata in prevalenza dal corso del Serchio al confine nord della Toscana, è una valle ricca di storia, tradizioni, attrattive ambientali e architettoniche di grande rilievo.

Un fine settimana lungo, che di certo non basta a esaurire quanto la regione propone al visitatore, è comunque sufficiente, grazie alle brevi distanze tra le varie località, per un primo contatto. E poi, una volta cominciato, si ritorna sicuramente per il piacere di scoprire bellezze che sembrano infinite.
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25/06/2007 - autore: francesco   Severo

"ELBA"

» L'Elba è la maggiore delle sette isole dell'Arcipelago Toscano, di cui le altre sono Giglio, Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, Giannutri, senza contare parecchi isolotti e scogli minori. Dal 1996 l'arcipelago è Parco Nazionale, che è inserito nel Santuario dei Cetacei, l'area marina protetta più grande del Mediterraneo su una superficie di 96.000 chilometri quadrati. L'isola d'Elba, che ha più o meno la forma di una "T" coricata, è situata circa 8 km. al largo della costa, ha una superficie di 225 kmq e uno sviluppo costiero di circa 150 chilometri. Nella parte orientale è prevalente lo sfruttamento agricolo del terreno, in particolare l'ulivo, la vigna e gli alberi da frutta, mentre quella occidentale è caratterizzata dalla macchia mediterranea e da castagneti. Nella parte centrale sono stati attuati rimboschimenti "mirati" di pinete e querce da sughero. La risorsa economica "storica" dell'Elba fu a lungo costituita dallo sfruttamento dei giacimenti minerari, principalmente ferrosi; l'attività estrattiva è testimoniata fin dall'epoca etrusca ed ebbe termine all'inizio degli anni '80, sia per il graduale esaurimento dei filoni sia per la concorrenza dei mercati esteri. Anche se la notorietà maggiore è data all'isola dalla bellezza delle sue coste e del suo mare che ne hanno fatto una classica destinazione di turismo estivo, l'Elba è anche una meta per tutto l'anno, grazie ad attrattive paesaggistiche, naturalistiche, storiche, architettoniche e culturali di prim'ordine. Proprio in una stagione intermedia, la primavera, è stata organizzata da un gruppo di amici la vacanza di quattro giorni che sto per descrivere. Un periodo breve, in effetti, ma sufficiente come prima presa di contatto e in vista di successive visite che di certo non mancheranno.

Come spostarsi I collegamenti tra l'isola d'Elba e la terraferma sono gestiti da diverse società di traghetti, principalmente la To.Re.Mar., la Moby Lines e l'Elba Ferries, che assicurano frequenti corse. La traversata ha una durata di tre ore in partenza da Livorno e di un'ora tra Piombino e Portoferraio. La rete stradale dell'isola è capillare e in ottimo stato, anche se, data la natura del territorio, i percorsi sono spesso tortuosi: bisogna tenerne conto nel programmare i tempi degli spostamenti.

Consiglio di munirsi di una buona mappa: la n. 650 della Kompass in scala 1:30.000 è ottima, comprendendo anche gli itinerari escursionistici e cicloturistici.
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25/06/2007 - autore: Max   de luca

"S. Gimignano"

» Un freddo sabato di gennaio decidiamo di trascorrere la giornata a San Gimignano, noto caratteristico paese medievale toscano dalle numerose torri, nonchè patrimonio mondiale dell'Unesco. Da qualunque luogo si arrivi, San Gimignano svetta sulla collina, alta 334 metri, con le sue numerose torri. Ancor oggi se ne contano tredici. Si dice che nel Trecento ve ne fossero settantadue, pari ai nuclei delle famiglie benestanti, le uniche che potevano mostrare, attraverso la costruzione di una torre, il proprio potere economico.

Cenni storici Il paese, ben protetto dalle mura e visitabile solamente a piedi (fuori dalle mura ci sono molti parcheggi), nasce come piccolo villaggio etrusco. La leggenda vuole che la fondazione di San Gimignano si perda nella notte dei tempi. Si racconta che i due fratelli Muzio e Silvio, giovani patrizi romani fuggitivi come complici della congiura di Catilina, nel 63 avanti Cristo, si fossero rifugiati in Valdelsa e vi avessero costruito due castelli: quello di Mucchio e quello di Silvia, il primo nome, quest'ultimo, della futura San Gimignano. Il nome poteva però derivare anche dalla selva, silva per i latini, che circondava questi luoghi. Intorno al X secolo d.C. la denominazione del borgo divenne San Gimignano, dal nome di un vescovo modenese vissuto nel V secolo. Durante le scorribande dei barbari, il Santo, invocato, salvò la città dalla minaccia di Totila apparendo miracolosamente sulle mura. Dal quel giorno gli abitanti di Silvia decisero, per gratitudine e per ingraziarsi in eterno la protezione del santo, di cambiare il nome della città in San Gimignano. Lo sviluppo di San Gimignano avvenne nel Basso Medioevo, quando si trovò in una situazione geografica strategica. La città, delimitata dalla prima cerchia di mura e sorta a cavallo della variante collinare della via Francigena, diventò uno dei principali luoghi di sosta per tutti i viandanti. La città raggiunse il massimo splendore quando divenne libero comune, XIII secolo, per poi sottomettersi a Firenze.

Come spostarsi Per quanto riguarda il "come arrivarci" personalmente ho scelto una strada molto amata dai motociclisti, la S.S. 68 ovvero la Volterrana, la strada che da Cecina porta a Volterra. Ricca di tornanti, questa strada permette di apprezzare il verde panorama che s'inoltra nella storia etrusca e nei vini del Chianti. A Volterra seguire la deviazione per San Gimignano che dista circa 14km. Per chi arriva da nord: A1 Milano-Roma uscita Firenze Certosa, superstrada Firenze-Siena uscita Poggibonsi nord e seguire indicazioni per San Gimignano. Da sud: A1 Roma-Milano uscita Valdichiana, proseguire per Siena, a Siena entrare nel raccordo autostradale direzione Firenze, uscita Poggibonsi nord e seguire indicazioni per San Gimignano. Ufficio Informazioni: Pro Loco Piazza del Duomo 1, tel. 0577/940008, fax 0577/940903.
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