Comune di Follonica

Il territorio comunale si estende per 3,84 kmq nella parte settentrionale della provincia. Comprende una zona costiera pianeggiante e sabbiosa e un entroterra collinoso. Il capoluogo si affaccia sul golfo omonimo. Si è costituito in comune autonomo nel 1920 separandosi da Massa Marittima. Nel 1970 gli è stata aggregata la borgata di Lido di Follonica, staccata dal comune di Piombino. Scarse le notizie relative alla storia antica di Follonica, inserita almeno dalla fine del Quattrocento nel principato degli Appiani di Piombino e situata in un luogo insalubre e paludoso. La sua importanza sembra legata esclusivamente alla presenza di una piccola fonderia di proprietà dei signori piombinesi, passata poi in affitto al granducato di Toscana, e ampliata nel 1577 con la costruzione di un forno fusorio. La storia dell'insediamento conobbe una svolta nel 1836, quando, attorno a quelli che erano stati gli antichi forni medicei, furono installate le fonderie granducali. L'iniziativa dette un forte impulso al popolamento della zona e già alla metà del secolo erano presenti istituti per la formazione del personale e strutture assistenziali. Lo sviluppo dell'attività metallurgica a Follonica è stato favorito dalla sua posizione di fronte all'isola d'Elba e alle miniere di Rio, nonché dal suo entroterra ricco di boschi, che assicuravano la legna da ardere per i forni. La bonifica delle paludi maremmane a opera di Leopoldo li ha inoltre permesso il suo sviluppo come centro commerciale. I prodotti che uscivano dalle sue fonderie erano costituiti, oltre che da lastre di ghisa, da proiettili di artiglieria, tubi per acquedotti, stufe, focolari, oggetti di intaglio. Dopo la bonifica a questa attività si è affiancata quella agricola (viti e olivi). Pur avendo mantenuto in buona misura la vocazione di centro industriale (con il 35% di occupati sul totale della popolazione attiva), il comune vede oggi la sua attività in questo settore affidata a numerose imprese di piccole dimensioni: aziende per la lavorazione del legno, del sughero e dei metalli, officine meccaniche, laboratori per la trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli o per la produzione di capi d'abbigliamento (una specializzazione locale poco comune è quella della corsetteria ortopedica), fabbriche di materiali edilizi, imprese edili. Una quota rilevante della manodopera trova inoltre impiego presso gli stabilimenti dell'area piombinese e di Scarlino. L'agricoltura, che assorbe una percentuale minima degli occupati, mantiene una certa specializzazione per le coltivazioni ortofrutticole. Negli ultimi decenni, grazie alla sua posizione naturale e alla sicurezza del suo mare, con una costa sabbiosa a lento declivio e alle spalle le verdi pianure litoranee, Follonica è divenuta, per numero di presenze, il principale centro turistico balneare della provincia di Grosseto. La popolazione del territorio comunale ammonta a 21.353 unità nel 1991, con una densità di 382 abitanti per kmq. Per quanto riguarda l'evoluzione demografico del passato, il primo dato censuario risale al 1830, quando Follonica contava 796 unità, salite nel 1881 a 1276 e nel 1936 a 5669. Ai rilevamenti più recenti il numero di abitanti centro è stato di 7672 nel 1951, 10.041 nel 1961, 16.775 nel 1971 e 21.378 nel 1981.